difesa per la donna
Difesa personale > Difesa femminile
DIFESA
PERSONALE PER LA DONNA
Una donna deve imparare
innanzitutto ad evitare situazioni a rischio o che possono diventarlo. Fare
attenzione a camminare in zone isolate, non dare confidenze ad estranei, essere
vigili quando si rincasa. Il portone o il cancello è spesso il luogo dove chi
ci ha seguite decide di mettere in pratica il suo piano. Ma a volte una
violenza può avvenire anche da un collega di lavoro, una persona che crediamo
amica, un parente, qualcuno che lavora in un posto che ci troviamo a
frequentare anche casualmente (stazione di servizio, lido balneare, garage
ecc.), o addirittura nell'ambiente domestico, ad opera di mariti o fidanzati
violenti.
I corsi non hanno lo scopo
di trasformare una casalinga o una studentessa in una super donna. Le tecniche
descritte hanno molte variabili e non assicurano il successo al 100% ma
permettono a molte donne di evitare di avere la peggio in caso di aggressione.
Il pericolo maggiore è
essere prese di spalle. Molte aggressioni avvengono così afferrando la vittima
al bacino e tenendole una mano sulla bocca per non farla urlare. Il primo
consiglio è evitare il panico. Reagire indiscriminatamente dimenandoci fa solo
innervosire l'aggressore. Mostrate calma, cercando di capire le sue intenzioni,
in ogni modo per usarvi violenza dovrà esservi davanti, quindi dovrà cambiare
posizione.
Cosa fare?
Ecco alcuni dei tanti
esempi:
1) Reagire in quella posizione
2) Aspettare
che si sposti
Quando una persona ci cinge
da dietro possiamo reagire, ad esempio, in 3 semplici passi:
1) Dare un
"pestone" sul piede dell'aggressore con tutta la nostra forza (un
tacco affondato nel centro del piede da un dolore molto acuto)
2) Dare una testata
all'indietro (il setto nasale è un altro punto molto delicato)
3) Piegarci ed afferrare una
gamba dell'aggressore e tirarla verso di noi facendolo cascare a terra alle
nostre spalle.
Il primo principio dell'autodifesa è sfruttare a proprio vantaggio
la forza dell'avversario.
Spesso si legge di
utilizzare oggetti come chiavi da portare nel palmo della mano, ottima cosa, ma
va fatta a priori. Non sarebbe saggio metterci a rovistare nella borsetta
mentre abbiamo qualcuno addosso che vuole violentarci.
In caso di scippo, furto o
rapina vi consiglio di valutare sempre due cose:
1) Se l'aggressore è armato
In caso di arma da fuoco o
da taglio è sempre evitabile una reazione. Si tratta spesso di persone che lo
fanno di mestiere e non vale la pena rischiare la pelle per un telefonino o per
un gioiello o del danaro. Solo persone veramente esperte possono reagire in
questi casi, ma una reazione verso una persona armata può costarvi la vita,
basta leggere le cronache.
2) Se
è disarmato
In caso sia disarmato potete
accennare ad una reazione ricordando delle tecniche già descritte. Casi molto
comuni sono il tentativo di sottrazione della borsa da dietro alla vittima.
Spesso il ladro si appoggia ad un complice che lo aspetta a bordo di un
motociclo. L'aggressore segue la vittima e tenta di sottrargli la borsa nel momento
che ritiene migliore. Evitate quindi tutti i luoghi e le situazioni già
accennate. In caso che ciò avvenga il ladro sarà molto probabilmente al vostro
fianco, potete reagire sferrando una gomitata all'indirizzo del naso. Altra
alternativa è girarvi di scatto e colpirlo con una ginocchiata allo stomaco
quindi spingerlo a terra.
In tutti i casi descritti
occorre al termine delle tecniche applicate, darsi subito alla fuga per evitare
possibili reazioni dell'aggressore che sicuramente non gradirà ciò che gli
avete fatto.
È opportuno ricordare che le tecniche descritte non sono una
formula magica da utilizzare in caso di aggressione.
Esse vanno provate in
palestra con l'aiuto di un istruttore preparato, con le opportune protezioni e
su un "tatami regolamentare" al fine di evitare che cadendo possiate
subire dei danni. Le tecniche descritte possono essere d'aiuto in casi estremi
ma vi invito a rivolgervi ad una palestra qualificata dove approfondire
l'argomento se lo ritenete utile per la tutela della vostra persona. Esistono
una moltitudine di tecniche altrettanto efficaci per reagire, cosa fondamentale
è esercitarsi per acquistare plasticità e scioltezza nei movimenti. Dare un
pugno, un calcio o una ginocchiata non è poi così facile se non l'abbiamo mai
fatto. Saper cadere a terra se non c'è una superficie morbida è fondamentale
per evitarci distorsioni, traumi o fratture.
Imparare a difendervi non è un passatempo ne tanto
meno una cosa da prendere sotto gamba. Una reazione stentata ed eseguita male può
fare più danni che se non l'aveste fatta. Occorrono alcuni mesi di prove per
definirsi preparati, leggere articoli, riviste e quanto altro può aiutarci a
capire di più su questa materia, è inutile, resta comunque teoria. Affrontare
realmente una persona è cosa diversa.